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I campi di internamento in Molise nella seconda guerra mondiale

Costruiti dal 1940 per accogliere i sudditi degli stati nemici

01/06/2016, 20:08 | Storia d'Italia

Pochi mesi dopo l’ingresso in guerra dell’Italia (10 giugno 1940) il Governo fascista emana il Decreto 4 settembre 1940 con il quale sono istituiti speciali Campi nei quali possono essere raggruppati i sudditi nemici internati (i cittadini stranieri, soprattutto di religione ebraica, fuggiti dai loro Paesi prima della guerra e venuti in Italia nella speranza di scampare alla persecuzione religiosa o politica). In alternativa,le persone possono essere obbligate a soggiornare in una località determinata, sotto la sorveglianza ed il controllo dell’Autorità locale di Pubblica Sicurezza.

Gli Internati appartengono a varie categorie, classificate dalle Autorità: ebrei stranieri, sudditi nemici (compresi i cinesi), ex Jugoslavi (soprattutto Dalmati), allogeni della Venezia Giulia (Sloveni), italiani pericolosi (antifascisti), italiani condannati per infrazioni annonarie (soprattutto per praticare la borsa nera) ed anche fascisti caduti in disgrazia perché critici verso il regime.

In alcuni Campi ci sono solo donne , anche se solo per un periodo, come a Lanciano (Ch).

I Campi sono istituiti in genere in strutture private prese in affitto dal Ministero dell’Interno, compresi Monasteri e fabbriche dismessi.

È difficile ricostruire il numero delle persone internate, in quanto nei registri (laddove ci sono pervenuti) i nomi sono spesso cancellati oppure mancano delle pagine. Non si conosce neppure l’elenco preciso dei Campi e delle Località di Soggiorno Obbligato. Il numero accreditato dagli storici è di circa 200 luoghi di Internamento, istituti in Italia, nei Paesi occupati e nelle Colonie...Continua a leggere...

Redazione

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