Venerdì, 29 Marzo 2024 (S. Cirillo diacono)

Sei in: News » I protagonisti » Figli d’Ottobre: STEPHANE HESSEL

  • mail

Figli d’Ottobre: STEPHANE HESSEL

Braccio della resistenza ieri, mente dell'indignazione di oggi

05/05/2015, 18:46 | I protagonisti

Ottobre, mese prolifico, mese che partorì e partorisce tanti uomini e tante donne che hanno scritto pagine di storia. Dal condottiero Alessandro Sforza al poeta Alphonse de Lamartine, dalla lady di ferro Margaret Thatcher a Stèpahne Hessel. Il 20 Ottobre 1917 nasceva a Berlino il piccolo Stèphane da una famiglia Tedesca di origini ebraiche. Nel 1925 migrerà in Francia, nel 1937 ottiene la cittadinanza e nel 1939 si diploma a l’école normale superieure di Parigi dove è allievo di Sartre. Scoppia il II conflitto mondiale e il giovane militare Hessel è fatto prigioniero dai nazisti. Riesce a scappare. Raggiunta Londra si unisce al movimento ‘Francia libera’ del generale Charles De Gaulle (futuro presidente della Cinquième République). Catturato e rinchiuso in un campo di prigionia riesce nuovamente a evadere unendosi agli alleati. A conflitto terminato collaborerà alla redazione della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Nel 2010, il giorno del suo 93° compleanno viene pubblicato il libretto Indignez-Vous. Nella breve opera l’eroe partigiano invita i giovani a raccogliere l’eredità della resistenza. Attacca la dittatura internazionale dei mercati finanziari che minaccia la pace e la democrazia. Hessel analizza la nostra epoca: il conflitto israelo palestinese , la guerra in Iraq, i migliaia di bambini morti di fame, il degrado ambientale. Gli avvenimenti dei nostri giorni dimostrano che qualcosa che non funziona c’è e pertanto bisogna reagire, come De Gaulle e i suoi seguaci reagirono all’occupazione nazista e ai suoi orrori. Bisogna cambiare e la responsabilità del cambiamento è dei giovani. L’indignazione è il motore delle rivoluzioni, può trasformare l’uomo da egoista in cittadino. Un cittadino che ripugna il male delle società e vuole combattere le ingiustizie, un cittadino che deve resistere.
Che cosa deve indignare le nuove generazioni? Contro cosa bisogna combattere al giorno d’oggi?
Contro la violenza, che dev’essere neutralizzata da un’organizzazione internazionale forte che abbia l’autorità in modo da intervenire efficacemente.
Contro il degrado ambientale, la terra va protetta in quanto condizione di esistenza del genere umano stesso.
Contro i paradossi dei nostri giorni, più pericolosi di quel che possono sembrare.
La volontà di accettare l’inaccettabile che evolve di generazione in generazione deve scomparire. È questo il cuore del messaggio ai giovani riassunto in Indignez-vous.
“Il faut faire quelque chose ”, in Hessel l’accettazione lascia il posto all’azione, la rassegnazione alla speranza. “L’espoir est une force plus fort des revolutions”. “Vous etes la, vuos etes jeunes, vous avez l’energie pour travailler ensemble”. “Non disinteressatevi della politica e fate della vostra vita qualcosa di cui sarete fieri.”
Sthèpane si è spento nella notte del 26 Febbraio a Parigi. Resistenza a Hitler e resistenza alla dittatura finanziaria del XXI secolo nel cuore dello stesso uomo. Una vita e un messaggio che non moriranno mai.

Ignazio Angelo Pisanu

Apri un portale

Newsletter



Lavora con noi

Contatti

redazione@cronacastorica.net

facebook